KING LEAR (1996)

ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO SEGRETO
Direzione Artistica RUGGERO CAPPUCCIO

presenta

KING LEAR
regia di
Ruggero Cappuccio Leo De Berardinis Alfonso Santagata
DE LEAR da W. Shakespeare
Drammaturgia e regia
Ruggero Cappuccio
Con
Ciro Damiano Claudio Di Palma Gea Martire Nadia Baldi Paola Greco Anna Contieri
Musiche composte ed eseguite dal vivo
Pianoforte: Paolo Vivaldi
Percussioni: Carlo Martinelli

Festival Lo spazio della memoria direzione artistica Leo De Berardinis
Teatro Verdi Salerno 1996

Un delirio di passioni e di sentimenti, di fedeltà e di cinica avidità, ma soprattutto un delirio di linguaggi, una babele di dialetti, di lingue teatrali che esprimono in se stesse le passioni contrastanti, lingue che si contrappongono come fossero i sentimenti stessi, che tentano faticosamente di rappresentare.
A un idioma italiano freddo e calcolatore si contrappone un linguaggio napoletano evocativo e premonitore.

Al dialetto veneziano armonioso e leggero quello siciliano più ambiguo ed allusivo. Ed è in questo variegato panorama linguistico, che il vecchio Lear lusingato dalle parole, appunto, divide il suo regno fra le avide figlie Regan e Goneril che insieme alla sincera e per questo ripudiata, Cordelia si muovono sui pattini gesticolando a scatti, come orridi manichini schiacciate sotto il peso di quella lingua, appunto, che non sono più in grado di controllare. Il tutto è contrappuntato dalle Matto e da un’inedita Janara, in un’ ambientazione scenica affidata a un significativo gioco di ombre.