TEMPO SCADUTO (2001)

ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO SEGRETO
Direzione Artistica RUGGERO CAPPUCCIO

presenta

Tempo Scaduto
Rielaborazione di Gea Martire
dal libro di Giovanna Mozzillo “Recita Napoletana”

Regia di
Gea Martire

con
Monica Assante di Tatisso Nadia Baldi Elisabetta D’Acunzo Miriam Liguoro Gea Martire Silvia Santagata

La lettura del libro di Giovanna Mozzillo riconduce inevitabilmente al teatro.Senza-titolo-7

“Voci recenti e voci antiche, quasi tutte femminili… disperate o nostalgiche.. sfacciate o beffarde..”, scorci di vita di donne sono raccontati dall’autrice in forma di testimonianza diretta molto prossima al monologo teatrale. Non a caso titolo del libro è : “Recita Napoletana”. L’idea di riportare sul palcoscenico queste voci non balena a chi legge ma è già nella natura stessa della pagina scritta, nella struttura delle brevi intensissime evocazioni. Più che un’ idea è una necessità di palcoscenico che si ritrova tra le righe: basta solo colglierla, ed io l’ho colta. Ho lasciato che quelle voci di donne parlassero tutti più volte, le ho ascoltate con attenzione, le ho raccolte in una rete di emozioni poi le ho lasciate andare: quelle rimaste impigliate nella rete si sono offerte alla rappresentazione già, incredibile a dirsi ad una prima lettura, collegate o meglio legate tra loro tanto da mutarsi da più storie che erano in una storia a più voci. Voci di vicoli napoletani, di esperienze semplici ma per questo nobilissime, voci di case con televisori sempre accesi, di vite immaginate e non vissute, voci che desiderano raccontare e, nel racconto, allegerirsi. Non pettegolezzi di donne borghesi in una sala da the ma pezzi di cuori di donne del popolo in una bottega dove vanno a comperare… che cosa? E’ lì che le ho fatte incontrare, che le ho immaginate come un desiderio di gioco e la propensione ad un irridente filosofeggiare che le unisce oltre lo scritto di Giovanna Mozzillo. La mia, la loro bottega è una bottega surreale, è un “negozio un pò fuori mano/ piccolo stretto alquanto strano./ Costa quel che costa/ è scritto sulla mercie esposta:/ taralli asole anelli/ un orecchio con orecchini/ bucatini/ un culo maschile/ uno femminile/ e sul fondo c’era/ anche un pezzo di gruviera./ Per chi guardando rimaneva un pò confuso/ l’insegna specificava : se venneno pertuse*.

Gea Martire

*si vendono buchi